Incel: psicologia e motivazioni

5 Lug , 2024 - Sessualità,sessualità maschile,subculture urbane

Incel: psicologia e motivazioni

Incel: psicologia e motivazioni di una sottocultura urbana

di Elisabetta Gennaro

Che cosa si cela dietro l’isolamento e la difficoltà nei confronti del genere femminile? Cerchiamo insieme di comprendere il fenomeno incel, capirne le origini e come sia possibile uscirne

Incel è l’acronimo di Involuntary Celibates, o celibi involontari: giovani uomini bianchi cis che non hanno relazioni sessuali con una donna nonostante lo desiderino (Tastenhoye, 2023). Alla base del fenomeno c’è una visione controversa della donna: da un lato angelica e all’opposto un femminile che diviene mostruoso in quanto attratto da una ristretta minoranza di uomini con caratteristiche precise e ben determinate, quali Bellezza, Status, Soldi. A causa dell’esclusione da questi standard gli uomini Incel vivono una vita senza sessualità nè affettività fisica (Scaptura & Boyle, 2020).

Secondo le numerose persone intervistate, la situazione individuale che li vede oggetto di una profonda solitudine sociale, rifiuto e isolamento, così come la rigida gerarchia sociale , non potrà mai essere modificata. Questo spesso si intreccia a forme di misoginia, odio verso le donne, o ginofobia, paura delle donne, manifestandosi con attacchi verbali, scritti o fisici.

Scopriamo chi sono

Gli Incel hanno ricevuto attenzione mediatica negli ultimi anni per via di violenti incidenti che hanno causato in Canada ed USA la morte di diverse persone e degli attentatori stessi.

Il sentimento prevalente che si respira parlando con loro ed ascoltando le esperienze individuali è di forte dolore e frustrazione per una condizione di privazione vissuta come immutabile e che porta un grande senso di disperazione.

Aggirandoci per forum e gruppi più meno segreti, scopriamo un linguaggio specifico, neologismi ed atteggiamenti che rappresentano una forma di comunicazione identitaria, spesso estrema, intrisa di tristezza, rabbia, profondo dolore per una condizione imputata a cause esterne e vista come inesorabile.

I Celibi Involontari si sentono rifiutati dalle donne poichè non adeguati allo standard. Si sentono alla base della piramide socio-relazionale, così si cercano e si riuniscono in comunità per sostenersi.

Nel web ci sono forum dedicati, gruppi social, in cui si trovano, riconoscono e confrontano in discussioni, dove talvolta vengono alimentate la rabbia il dolore, fino ad arrivare a misoginia.

Le Origini Psicologiche

Il bisogno umano di appartenenza (Bion, 1940), di ritrovarsi tra simili, e la dipendenza interrelazionale che ne consegue, sfociano nell’identificazione di un comune nemico, le donne, che in un modo o nell’altro diventa utile a soddisfare i propri bisogni materiali e psicologici. Osserviamo uomini vulnerabili alla ricerca virtuale di condivisione, che vengono invece portati dall’algoritmo verso un crescendo di radicalizzazione e ideologie via via sempre più estreme.

Trovo che sia un tema delicatissimo, costeggiato da momenti di intensa crudeltà che cela un forte disagio. Il femminile viene deumanizzato, diventa un elemento sub-umano, le credenze sociali spesso mostrate in film e romanzi vengono portate all’estremo: da un lato inorridiamo, dall’altro una parte di noi, l’anima nera, si rispecchia in questo eccesso, nel portare in voce paure, orrori, deliri.

Ciò che stupisce a prima vista è la sensazione di ineluttabilità che si prova ascoltandoli parlare o leggendo i loro interventi. Un’idea di società immutabile, dove l’individuo non ha possibilità di scelta e se nasci nel corpo sbagliato (brutto) e nello status sbagliato (povero) non hai possibilità alcuna di miglioramento.

Caratteristiche Comuni

Dagli studi fatti ad oggi emerge ci sono caratteristiche comuni e origine multifattoriale: rete relazionale povera di contatti, isolamento, traumi infantili legati a un attaccamento genitoriale disfunzionale (Bowlby), vittime di episodi di bullismo, educazione molto rigida e una visione della sessualità come impura, vivace l’intelligenza logico-matematica, superiore alla media, e difficoltà nel riconoscere l’empatia.

Nel 2023 il vocabolario Zanichelli, insieme a mille parole, tra cui boomer, avatar e docuserie, inserisce anche il termine incel.

/In-Cel/: s.m. persona perlopiù di sesso maschile incapace di instaurare relazioni sessuali pure desiderandolo

Zanichelli, 2023

La pressione sociale esercitata dai pari per i quali sei sfigato se sei vergine, bruttino, economicamente sotto la media, ed allo stesso tempo un nerd e non rispondi agli ideali di macismo e virilità, diventa impossibile da gestire emotivamente. Entrano in gioco un senso di catastrofe, paura, impossibilità di cambiamento, dolore, depressione. Affiancati da profonda autocommiserazione, senso di vittimismo. Possiamo tradurre il sotto pensiero come andrà sempre tutto male e io non posso farci nulla

Diventa così necessario spostare l’identificazione del problema da sono brutto ed indesiderabile e nessuno mi vuole a come posso migliorare le mie competenze?

La rielaboraziene del lutto e degli eventi che hanno portato la persona a questo isolamento emotivo sono il primo passo verso la reintegrazione sociale ed emotiva.
Questo può richiedere tempo e il supporto di un terapeuta adeguatamente formato.

E’ un tema controverso, delicato, che tocca in ognuno corde intime e personali.

Da che parte ti ritrovi? Quali sensazioni ti risuonano? Quali pensieri, paure, emozioni?

Problematiche Maschili

Verso le problematiche maschili, la violenza e le debolezze di genere, spesso c’è poca attenzione, quando il parere invece è che sia necessario e doveroso esplorare tutti gli ambiti dell’essere umano, le paure, per sentirci più vicini ed un po’ più umani, riducendo la distanza tra noi-e-loro che spesso ghettizza ed emargina tutte le sottoculture urbane giudicandole senza cercare di capire i moti che le alimentano.

Il contesto socioculturale in cui nasce e si sviluppa ogni gruppo sociale costituisce parte integrante dell’ideologia che lo caratterizza. Nel substrato culturale possiamo trovare le maggiori differenze tra incel americani e italiani.

Alcuni sostengono che Leopardi sia stato il primo incel della storia italiana: la poesia del dolore ed l’intensità drammatica sono rivolte verso l’interno.

E’ possibile uscirne?

Il primo passo importante è riconoscere il problema, sia da parte della famiglia ed amici, che da parte della persona stessa. Accorgersi che il dolore, l’isolamento sociale, l’ansia, la depressione non sono solo una caratteristica caratteriale, ma segnale di disagio e richiesta di aiuto.

Le persone incel spesso fortificano la parte razionale che diventa quasi irremovibile rispetto alle proprie convinzioni: destrutturarle è possibile, ma richiede gradualità, supporto da parte di professionisti formati, sostegno sociale e familiare, rieducazione sono le tappe necessarie per affrontare il fenomeno.

Conclusioni

Spesso il dolore diventa un’identità di cui vestirsi nel momento in cui non viene riconosciuto e legittimato. Ansia, depressione, frustrazione, disagio, distorsione cognitiva non sono caratteristiche personali e caratteriali, ma sono sintomo di un disagio.

Parlarne è necessario, confrontarsi, destrutturare false credenze e stereotipi aiuta ad aumentare la consapevolezza sociale, a valorizzare le diversità, a ritrovare i propri punti di forza e ruolo nel mondo.

Se stai affrontando un momento difficile, se provi un forte senso di isolamento, rifiuto, frustrazione, ti riconosci in parte nell’articolo o anche se se desideri solo parlare con qualcuno, contattami per una consulenza.

Se vuoi sentire la diretta sull’argomento la trovi quì


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